Di Altino rimane ora l’importante sede museale nazionale, ricca di reperti marmorei romani, vetrine nelle quali è possibile ammirare corredi tombali paleoveneti, stupendi vasi in vetro, anfore originali, colonne, frammenti di statue e busti.
Ma nelle affascianti sale del museo è anche possibile ammirare coppe decorate di varie forme e colori, anelli d’ambra, bronzi, collane di perle, resti di pavimenti in mosaico e un’area circostante di scavi, che attestano la città di Altino quale scalo per navi romane in Alto Adriatico.
Di Altino c’è ancora da sottolineare la bellezza bucolica della zona, dove lo sguardo può attraversare la quiete della laguna veneziana e vedere, tra la celestina atmosfera estiva, Venezia, Torcello, Burano, Murano e godere ancora la presenza di un verde profumato di mentuccia.
Colorati e profumati fiori spontanei sugli argini del Siloncello e osservare, tra alberi secolari, l’inizio della strada romana Claudia Augusta Altinate, che i soldati romani percorrevano a piedi dopo essere sbarcati dalle navi per raggiungere dapprima San Michele del Quarto e, attraversando poi il piccolo ponte romano sul fiume Sile, i paesi Danubiani e la Germania.
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