San Michele Vecchio

La località di San Michele Vecchio è il sito primitivo del paese di Quarto d'Altino. Sito d'importanza storica, che lo fa risalire presumibilmente all'età longobarda, per la particolarità del nome San Michele, santo guerriero venerato dai Longobardi.
Dal prossimo sviluppo urbanistico sarà comunque salvaguardato un ambiente naturale di boschetto, denominato scientificamente ansa del Sile, zona umida.

Il sito è di modeste dimensioni, ma d’indubbio interesse botanico, floristico, ornitologico, entomatologico, vegetazionale. Vi nasce un raro fiore carnivoro (utricularia vulgaris), che vive in acqua e si ciba di piccoli insetti che si posano sui petali gialli muniti di vescicole. 

 Sono ancora esistenti in questa contrada o colmelo, come si denominava anticamente, alcune costruzioni a ridosso del Sile, quali il cosiddetto “Tribunale”, che fu la prima sede comunale e la scuola. Esisteva anche una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. L’edificio era piuttosto piccolo, a navata unica, con annesso il cimitero e a fianco il campanile con tre campane. 

 Di tutto l’arredo interno rimane solo un’acquasantiera a muro, attualmente fissata alla parete destra dell’attuale chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Quarto d’Altino. 

 Esiste ancora la vecchia canonica (ricostruita dopo il 1750), la cui facciata e ampiezza della costruzione, con scala e marmi interni originali, lascia intendere la bellezza dell’originale chiesetta.